Neo-atlantismo e «apertura a sinistra». Nei report del Foreign office (1953-1962)
"Lo stretto intreccio esistente tra l'azione di Mattei e alcune propensioni della politica estera italiana e la disponibilità del petroliere italiano a operare sul piano internazionale valendosi in modo spregiudicato dell'appoggio politico del governo, sollevarono forti paure a Londra, spesso montate da una campagna mediatica ben costruita contro Mattei. Basti pensare all'accordo stipulato tra l'ENI e l'Unione Sovietica nel 1960, che fece temere che l'Europa occidentale potesse essere invasa dal petrolio russo, peraltro venduto molto più a buon mercato di quello mediorientale. Il volume di Matilde Ateneo ricostruisce puntualmente il dibattito sollevato all'interno del governo britannico e nelle principali compagnie petrolifere inglesi dalle iniziative del petroliere italiano, mettendo bene in luce la diversità nelle percezioni sviluppatesi nell'ambasciata britannica e nelle multinazionali e il loro impatto sulla politica di Londra." (dalla Prefazione di Maria Eleonora Guasconi)
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