Maggio 1965. Nel secondo numero della neonata rivista “Linus”, Guido Crepax pubblica un fumetto il cui protagonista risponde al nome di “Neutron”, alter-ego di un certo “Philip Rembrandt”, critico d’arte, studioso di criminologia e detective dilettante in possesso di un misterioso “sguardo paralizzatore”. Apparentemente l’ennesimo ricettacolo di cliché, ma fortunatamente ...
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