Ennio Morlotti. «Pazienza nell'azzurro»
Questa raccolta di scritti di Francesco Biamonti è dedicata ad uno dei maggiori pittori italiani del Novecento, Ennio Morlotti, ma lambisce anche il significato stesso dell'arte, il "pensare in pittura" con il suo dono di visibilità , evocando l'eredità di Cézanne e dell'amato De Stael, colui che "ha guardato come un falco il fatuo mareggiare della vita". La lunga fedeltà di Biamonti non si esplica soltanto con un inestinguibile debito di amicizia: quel dialogo critico ci fa comprendere meglio la opere del pittore, la sua sofferta adesione all'informale materico, ma rende altresì perspicui temi e figure che attraversano i libri del romanziere, mostrando le radici della sua poetica della luce e del vento, sostenuta da una vibrante "fenomenologia dello sguardo" e da una ineffabile "ontologia del silenzio". Queste pagine esprimono una profonda, solitaria, malinconica meditazione estetica, una "filosofia del visibile" che rimanda soprattutto agli esiti più alti dell'esistenzialismo francese. Se Testori e Sereni ebbero occasione di dar conto dell'anima lombarda di Morlotti, in questi scritti Biamonti rivela invece l'anima mediterranea del pittore, sospesa tra luce e bisso, materia e memoria, eros e desolazione.
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