Uomini e sindacato nel sud

Uomini e sindacato nel sud

"Nel 1977 Luigi Macario, memore del piano Cisl per il Mezzogiorno degli anni Cinquanta, decise un investimento in formazione nel sud, la fondazione di un Centro studi dedicato a una nuova leva di sindacalisti delle regioni meridionali. Pierre Camiti si rivolse a Caracciolo che fu subito entusiasta. Così nell'aprile del 1978 arrivai a Crotone per conoscere i "calabresi" e lì, insieme ad altri indimenticabili, iniziò la scoperta di Gigino. È stato il pivot che ha consentito il gioco di squadra, e relazioni con il territorio e con la giovane Università di Cosenza, ma anche con il mondo del lavoro in senso stretto. Di lui mi colpì la radicalità del suo sentimento sociale e la passione popolare, lo definivo scherzosamente un "democristiano di Lotta continua". Con i suoi forestali di San Giovanni e Longobucco, i tessili della costa, un pugno di audaci metalmeccanici, ma anche con gente dei servizi e del sistema pubblico, non faceva sconti alle prepotenze, tenendo però un atteggiamento riflessivo e lontano dalla retorica che troppo spesso accompagna un certo sindacalismo roboante quanto inconcludente. Leggendo queste pagine è evidente quanto Gigino deve alla Cisl, ma anche che la Cisl deve tutto a persone come Gigino". (B. Manghi)
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