Come l'oro di Rimbaud. Un romanzo mediterraneo di Bedri Bekir
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX Umar ibn Musa, un mercenario africano cresciuto tra guerre coloniali e complotti, rimane invischiato in un'insolita avventura fra esoterismo, politica ed economia. Intanto si muove quasi inconsapevolmente sulle labili tracce africane di Arthur Rimbaud, visita alcuni dei luoghi più suggestivi della grande patria mediterranea e incontra personaggi indimenticabili, ciascuno dei quali gli insegna qualcosa. Ayni e Yusuf gli insegnano la forza dell'amicizia. La piccola Zeyneb gli svela le seduzioni della femminilità. Un anarchico italiano gli rivela la bellezza dei versi di Rimbaud. Senza Nome, un vecchio combattente, gli mostra la via del guerriero. E molte donne, non sempre belle, non sempre caste, non sempre disinteressate, lo mettono di fronte ai suoi desideri e alle sue debolezze. Ma che scopi persegue la misteriosa società segreta "Uomini del Toro"? Perché il Pascià ha tanto a cuore la formazione di Umar? Chi è davvero la misteriosa Signora? Cosa c'entra con Umar la Lega dei Popoli Oppressi, di cui tanto si parla nella Fiume dannunziana? E che ruolo ha in ciò il petrolio? Dopo molte peripezie l'avventura di Umar si conclude, ma non si chiude, a Fiume, dove incontra Bedri Bekir, il viveur ottomano in bilico fra Oriente e Occidente la cui vita non è meno avventurosa della sua opera narrativa.
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