Anime perse
È la notte di Halloween in una piccola città americana del Midwest e Lawrence, il poliziotto, sta tornando a casa. È stata una giornata davvero dura. Lawrence ha trascorso l'intera sera nel centro commerciale dove la città celebra ufficialmente Halloween. Vestito da ObiWan Kenobi, piazzato all'ingresso con un metal-detector camuffato da spada laser, ha dovuto controllare tutti i dolcetti dei bambini che entravano. Centinaia di ragazzini travestiti da fantasmi, maghi, stregoni o supereroi. A un certo punto gli è comparso davanti Eddy, suo figlio, travestito da ET. Lawrence ha fatto appena in tempo a sussurrargli "ET, telefono, casa" che il piccolo si è subito allontanato in compagnia della sua ex moglie e del suo nuovo marito, entrambi travestiti da spettri, incatenati assieme, con la palla al piede. A coronamento della giornata, poi, giusto qualche minuto prima di andare a letto, la telefonata della centralinista che annunciava la scomparsa di una bimba di tre anni, figlia di una donna che vive da sola in un appartamento nella zona delle vecchie case. Dopo un'intera notte di ricerche, tra ore snervanti e soste alla stazione per fare rifornimento di caffè, Lawrence sta adesso tornando a casa in compagnia di Max, il suo cane, l'unico essere vivente rimasto tra le sue mura domestiche dopo la separazione dalla moglie. Max trotterella accanto alla macchina, mentre Lawrence guida lentamente lungo la strada dove abita la bambina. A pochi isolati dalla casa della piccola, Max si blocca di colpo guaendo e abbaiando verso un cumulo di foglie sul bordo della strada. Il poliziotto ferma la macchina e scende. Si inginocchia con cautela e spazza via le foglie con la mano. La torcia illumina il volto della bambina, ed è come scoprire un angioletto assopito, perduto tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, il sangue raggrumato tra le foglie... Che cosa è accaduto? Uno scherzo drammaticamente finito? Un tragico incidente o un orrendo crimine? Lawrence indaga e le sue indagini lo conducono tutte a una sola persona: l'uomo che ha dato lustro e gloria alla città, la star che, come sostiene il sindaco, ha portato quel piccolo, sperduto paese del Midwest "nel cuore del sogno americano". Perché trasformare questo sogno in un incubo? Perché far precipitare la comunità nel dramma? Perché fare di tutti delle anime perse? Con il suo stile asciutto e implacabile, che "illumina l'esistenza quotidiana alla maniera dei film di David Lynch" (Sunday Times), Michael Collins ci offre un noir avvincente e raffinato e, insieme, "si riconferma un grande narratore e osservatore del malessere americano" (The Times Literary Supplement).
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