Il centro delle cose
Nora Mars, diva di 'B-movies', reginetta di bellezza degli anni Sessanta, star piena di capricci, mariti e scandali, è stata colpita da una grave emorragia cerebrale ed è ora in coma. Tutti i bollettini medici sono propensi a escludere un miglioramento. Alla notizia di questa tragedia, Marie Brown, 'ghost-writer' del tabloid scandalistico newyorchese "Gotham City Star", trentanove anni, studi mai finiti di filosofia della scienza e una passione sfrenata per il cinema (soprattutto per i noir interpretati da ometti astuti come Humphrey Bogart e James Cagney, e da 'femmes fatales' come Hedy Lamarr e Joan Crawford), è rimasta sconvolta. Da quando aveva dieci anni, Nora Mars è il suo idolo assoluto. Marie adora i suoi capelli color platino, la sua carnagione perfetta, i suoi occhi verdi e allungati, le sue strabilianti, svagate, innocenti battute ("Per quanto ne so io, l'eternità potrebbe anche essere il tempo in preda a un attacco di egocentrismo": dice Nora Mars in "La resa dei conti", uno dei film preferiti di Marie). Le circostanze impongono un cambiamento, un gesto di coraggio, una rottura. Marie non può continuare a scrivere pezzi per i galoppini dello 'Star' o a vegetare tristemente nell'archivio dei coccodrilli, gli articoli commemorativi per le celebrità non ancora passate a miglior vita. Stavolta l'articolo deve scriverlo lei! Magari facendosi aiutare da Marco, lo svitato col pigiama blu conosciuto nella biblioteca della Quarantaduesima che porta in tasca un biglietto da visita con su scritto 'Freelance Intellectual'! Potrebbe cominciare intervistando Rex Mars, il bel 'crooner' alcolizzato quinto marito di Nora, che oltre al cognome avrà certamente estorto alla diva anche qualcos'altro; oppure facendo parlare Maud Black, la misteriosa sorella della star che le assomiglia come una goccia d'acqua... Tra intrighi, relazioni insospettate, invidie e gelosie eterne, capricci e slanci imprevisti, si snoda un 'noir' intrigante e pieno di 'glamour' con un finale degno di un film hollywoodiano.