La fragile bellezza del passato

La fragile bellezza del passato

Come una selva interminabile di palazzi e centri direzionali tutti uguali, Pechino scorre davanti agli occhi di Lia Frank questa sera. L'autista ha imboccato la direzione nord della città, e anche negli 'hutong' più stretti, nei vicoli costeggiati da muri in pietra culminanti nelle tradizionali grandi curve, Lia può scorgere i segni della modernizzazione: negozi, ristoranti, uffici come quelli di una qualsiasi metropoli in un qualsiasi angolo della terra, e urla di ambulanti, rombo di motori, esplosioni di musica provenienti da porte che si spalancano all'improvviso. Soffocato quasi dalla polvere delle demolizioni e dei cantieri, l'odore di Pechino, tuttavia, quell'aroma così intenso di settecento anni di vita e di morte di una città in cui anche i rifiuti più putrescenti sono ricoperti dal rivestimento della civiltà e dal fiore dell'erudizione, riesce ad emergere ancora. Americana, capelli color rame, un corpo flessuoso e seducente stretto però in abiti troppo castigati, e occhi intensi ed espressivi segnati però da una sottile piega amara, Lia Frank conosce bene quell'odore. Esperta di fama mondiale di antica porcellana cinese, è stata più volte a Pechino, chiamata dalle autorità governative e da ricchi uomini d'affari a valutare l'autenticità di pezzi rari. L'appuntamento e la missione di oggi sono però veramente speciali. Stando alle immagini viste a New York, si troverà tra poco al cospetto di venti pezzi di porcellana imperiale della dinastia Ming e Qing: un avvenimento unico, un evento per il quale ogni cellula del suo corpo canterebbe per la felicità, se mille dubbi e domande non si affollassero nella sua mente. Nessuna porcellana fabbricata prima del 1756, il ventesimo anno del regno di Qianlong, può essere messa in vendita in Cina. Nessuna porcellana, poi, proveniente dai forni imperiali, indipendentemente dall'anno di fabbricazione, può lasciare il Paese. C'entra forse il governo nell'affare? Gao Yideng, il ricco imprenditore edilizio che l'ha contattata, agisce forse a nome delle autorità dello Stato, come intermediario magari di un grande museo? Tra intrighi e passioni, inganni e illusioni, a contatto con spietati uomini d'affari, avidi compratori, politici corrotti e loschi intermediari, Lia vedrà minacciata la 'fragile bellezza' del suo mondo e l'ordine segreto del suo cuore.
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