Racconti di fate e tradizioni irlandesi
Pubblicata per la prima volta nel 1825, e subito tradotta in tedesco dal fratelli Grimm, quest'opera, ritenuta uno dei grandi classici della letteratura d'ogni tempo, è la più importante raccolta di fiabe e racconti popolari irlandesi mai apparsa. Al tempo in cui Croker ascoltò dalla viva voce dei contadini questi racconti, l'Irlanda era ancora un paese in cui la tradizione druidica dello "seanchaí", del raccontatore di storie, era ben viva, e la credenza nell'esistenza del Buon Popolo, e in generale negli esseri soprannaturali che dimoravano in ogni corso d'acqua, in ogni vallata, in ogni "cairn", in ogni 'circolo fatato', diffusa in ogni contea del Paese. Alimentate dall'incomparabile ironia e humour irlandese (irresistibile in racconti come "Le confessioni di Tom Burke" o nel famosissimo "Daniel O'Rourke", che conquistò rapidamente tutti i salotti londinesi e divenne una pantomima, rappresentata con successo al teatro Adelphi per varie stagioni) queste storie ci riconducono nell'universo fatto di sogni e nebbie delle saghe celtiche, dove vivono gli eroi, gli dei, gli esseri immortali delle potenze superiori.
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