La compagnia delle donne
Mohan Kumar ha quarantadue anni, è un uomo sufficientemente prestante per attrarre le donne, è colto, fuma sigari cubani, è membro di tre club esclusivi di Delhi, gioca a golf tutti i fine settimana, e guadagna più di venti 'lakh' al mese.Che cosa spinge un uomo simile a consegnare di nascosto agli uffici redazionali dei maggiori quotidiani indiani un annuncio che dice: "Quarantaduenne laureato in un Ivy College (USA)... separato dalla moglie e dai due figli... si propone relazione libera da obblighi e da vincoli reciproci. Se interessate inviare foto e dati personali. Casella postale..."?L'annuncio ha ragioni profonde: Mohan deve ritrovare gli stimoli perduti negli agi troppo borghesi della sua esistenza, riassaporare il piacere della trasgressione, lasciarsi andare di nuovo al semplice flusso della vita.Con la sua straordinaria galleria di donne libere e intraprendenti, "La compagnia delle donne" è, innanzi tutto, un romanzo che ubbidisce alle più sfrenate fantasie maschili in fatto di sesso ed eros. Tuttavia, proprio nelle vicende che narra - l'apparente liberazione sessuale di un indiano educato in Occidente - il libro è anche la storia di un uomo che abbraccia forme e condotte di vita non sue, mentre le sue gli mancano, forse, dolorosamente.
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