C'era una volta l'Oriente
Le strade della Cina; i bar tradizionali di Manila; le alte vette dell'Himalaya; i bui bar di Bangkok: in una parola, tutta l'Asia, in cui quotidianamente Oriente e Occidente oggi si incontrano, si mescolano e si confrontano, è narrata e celebrata in queste pagine.Pico Iyer non descrive soltanto gli eventi inusitati di questo incontro, ma ne canta quasi i modi. L'incontro tra Oriente e Occidente "somiglia a una festa nuziale", in cui ciascuno dei due sposi "ha di fronte un mistero ignoto" che, come tutti i misteri, attrae e ridesta il sapore della sfida, "risveglia in noi tanto l'amante che il conquistatore".Come in tutte le nozze, anche in questo matrimonio - ambiguo e sincero insieme - nessuno dei due sposi è più quello che era prima e, soprattutto, è più quello che l'altro voleva. Se in India si può assistere a un remake di Rambo con una protagonista femminile vestita con un sari d'ordinanza, e in un ristorante thailandese si può scorgere un occidentale che fa colazione con ananas e un orientale, invece, con hot dog, è evidente che la scena è ormai occupata dai figli di questo matrimonio, irriconoscibili forse ai loro stessi genitori.
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