Stella meravigliosa
Giappone. Una notte d'estate degli inizi degli anni Sessanta, Juichiro Osugi, un uomo che conduce una vita tranquilla al riparo delle mura domestiche e dell'affetto dei familiari, attratto dal chiarore della luna, esce di casa e raggiunge una radura ai margini della città.Lì avviene l'"incontro" che muterà radicalmente la sua vita: un'astronave, luminosa, solenne, si schiude all'improvviso davanti ai suoi occhi. L'uomo la contempla estasiato e scopre un segreto sepolto nella sua memoria...Pubblicato a puntate nel 1962 su "Shinco", rivista letteraria dell'omonima casa editrice, il romanzo calamitò subito l'interesse dei lettori per l'audacia dell'argomento e l'efficacia della struttura narrativa.Opera rara, che esula dall'ambito della moderna letteratura giapponese, singolare e affascinante come il suo autore, "Stella meravigliosa" è il frutto di una passione segreta di Mishima: qualche anno prima della pubblicazione dell'opera, lo scrittore aveva preso, infatti, a frequentare riunioni di esperti di ufologia, e a consultare con cura gli studi sulle possibilità di vita extraterrestre. Grazie ad una perfetta fusione fra realtà e fantasia, il romanzo si segnala per il suo potere di incantare il lettore, e di indurlo con estrema naturalezza a varcare i limiti della quotidianità. E' il suo argomento, tuttavia, - l'esistenza umana chiamata a giudizio da "esseri alieni" - che ne fa una delle opere decisive per accostarsi alla personalità di Mishima. "Stella meravigliosa" può essere letta come un'appassionante interrogazione sull'identità dell'uomo, capace di spingersi oltre le convenzioni e i limiti generalmente accettati; o, ancora, come un manifesto filosofico-politico sui confini dell'esistenza umana (magistrali le pagine sull'impossibilità di affratellare l'umanità nel dolore); o, infine, come la geniale e impietosa testimonianza di un uomo che lo spirito del tempo costringeva a sentirsi "alieno".
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