Pittura a olio. Fonti e materiali per una storia
A metà Ottocento, la discussione sorta intorno alla ricostruzione e alla decorazione del Palazzo di Westminster stimolò in Inghilterra una riflessione sulla conoscenza dei materiali e sulla loro applicazione, soprattutto in campo pittorico. La Commission on the Fine Arts, istituita per l'occasione, affidò ad un gruppo di storici dell'arte il compito di studiare su basi teoriche e pratiche la tecnica dell'affresco e della pittura ad olio, dalle origini all'età barocca. Tra gli artisti inglesi, chi si prese la briga di indagare scrupolosamente tutte le fasi dell'operare artistico, fu Charles Lock Eastlake, all'epoca pittore affermato e Conservatore della National Gallery. Dotato di una straordinaria conoscenza dei testi e dei trattati tecnici sull'arte in generale, affiancata alla pratica quotidiana della pittura, per oltre dieci anni Eastlake raccolse fonti inedite sparse nelle biblioteche di tutta Europa, visionò direttamente centinaia di quadri, consultò pittori, storici dell'arte, chimici e restauratori. Tutto il materiale raccolto venne organizzato e dato alle stampe nel 1847. Ciò che colpiva era l'impostazione assolutamente innovativa del testo: l'indagine sulle tecniche pittoriche è qui svolta tenendo presenti i precetti e le norme di bottega nella prospettiva storica del sapere tecnico come elemento qualificante. L'incanto di questo libro è nella straordinaria capacità dell'autore di guidarci nella bottega di artisti distanti nel tempo, ma vicini nel modo di concepire e fare pittura, ciò che in effetti qualifica una Scuola. Il tutto descritto con un linguaggio appropriato, che costituisce la base di partenza per l'acquisizione dello specifico lessico tecnico - utile al lettore medio, allo storico dell'arte, all'artista, al restauratore - soprattutto oggi che la precisa conoscenza delle tecniche artistiche assume imporatnza crescente nel campo del restauro e della conservazione dei cosiddetti Beni Culturali.
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