Miti e leggende del Tibet
Mi Lihua, che vive in Tibet, scrive che esso "abbonda di leggende come la sorgente abbonda di acqua". "Se ti rivolgessi a un nativo per conscere il nome di un lago o di una cima, egli ti racconterebbe probabilmente anche una leggenda sul quel luogo".I tibetologi che hanno studiato la letteratura popolare e gli annali, di solito hanno attribuito i testi dei miti, le leggende e le saghe, o al genere della "storia" o a quello delle "fiabe". In realtà è spesso impossibile classificarli in maniera così univoca perché vi si riflettono realtà assai diverse: in questi testi troviamo nozioni scientifiche o avvenimenti storici inseriti in un contesto di valori o perfino di desideri, esposti in situazioni di vita ora reale, ora utopica, il tutto a volte composto con intenti educativi, a volte ispirato da un'interpretazione basata su una particolare visione del mondo. I racconti contenuti negli annali e nelle tradizioni popolari tibetane sono spesso più singificativi per la conoscenza della cultura tibetana di quanto non lo siano molti trattati scientifici. Appunto per questo, la presente antologia vuole essere più di una semplice raccolta di letteratura "fiabesca". Essa infatti comprende miti e leggende che parlano della preistoria o della protostoria o che raccontano di determinati personaggi o avvenimenti storici: dai miti sulla creazione fino alle leggende sulla ricerca del Dalai Lama. In pratica esso propone l'abbozzo di una storia culturale e religiosa del Tibet, scritta dal punto di vista mistico-religioso dei suoi abitanti. I luoghi e le persone di cui narrano questi miti e queste leggende sono ben noti agli amici del Tibet, ma le "storie" qui proposte sono perlopiù sconosciute. Esse infatti sono state raccolte a gran fatica nelle opere critiche e, in parte, le ho apprese nel dialogo diretto con gli abitanti del posto. (Andreas Gruschke)
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