La spartizione del cuore
"L'India sta per essere spaccata in due. Si può spaccare un paese? E che succede se la spaccatura passa proprio per casa mia?"E' il 1947 a Lahore e Lenny, la piccola voce narrante di questo libro, ha appena compiuto otto anni. Nella bella casa dei suoi genitori, una ricca coppia parsi, Lenny si interroga sulle nubi che offuscano la sua infanzia. Perché Gelataio, Sher Singh, Massaggiatore e Macellaio, i corteggiatori di Ayah, la sua giovane e prosperosa tata, insomma, l'allegra corte che ha allietato il suo mondo, non scherzano più docilmente e si accapigliano con cattiveria e foga su Gandhi, Nehru, Tara Singh e altri misteriosi nomi? Perché tutti sembrano diventati altri? E Hari e il servo Moti appaiono ancora più intoccabili? E Imam Din e Yousaf sono improvvisamente diventati devoti praticanti della loro religione? Perché "oggi ognuno è se stesso e il giorno dopo indù, musulmano, sikh o cristiano"? Perché, in breve, ogni essere umano diventa di colpo, e senza alcuna apparente ragione, una "persona piccola piccola, un simbolo"?Molto è stato scritto sull'olocausto che seguì la spartizione dell'India del 1947, e che generò il più grande e spaventoso esodo di popolazioni che la storia ricordi; tuttavia raramente quegli eventi sono stati raccontati in modo così toccante, convincente, impressionante, come nell'opera di Bapsi Sidhwa.Secondo la magia propria della grande narrativa, in queste pagine il male, che la storia a volte riserva, appare sotto sembianze tragicomiche: una commedia domestica annuncia l'orrore, e la catastrofe si cela dietro uno spettacolare e divertente assortimento di piccoli orgogli e pregiudizi.Nella grandiosa parata di personaggi che anima il romanzo, una figura spicca su tutte le altre: Ayah, la bella bambinaia corteggiata e poi abbandonata. Il giorno in cui non sente più il suo profumo per casa, Lenny capisce che l'India è finita e che la sua divisione non ha spartito soltanto la terra, ma i cuori.
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