La famiglia, la roba e la religione nel Rinascimento. Il caso veneto

La famiglia, la roba e la religione nel Rinascimento. Il caso veneto

Gli studiosi di storia del Rinascimento generalmente hanno dedicato la loro attenzione agli estremi della scala sociale, concentrando i loro studi o sulle famiglie principesche o su quelle degli umili ed emarginati che vivevano nei grandi centri metropolitani. Di conseguenza il mondo delle famiglie comuni e della società di provincia, prima di questo lavoro di James Grubb, era quasi del tutto inesplorato, anche se le esperienze di vita quotidiana nelle città minori non sono meno ricche e interessanti di quelle di Firenze, Venezia e Milano. Basato su memoriali e altri documenti lasciati da tredici famiglie di mercanti della città di Verona e Vicenza, La famiglia, la roba e la religione nel Rinascimento è uno studio avvincente delle esistenze e delle esperienze di famiglie con mezzi modesti e ambizioni provinciali, simili alla maggioranza dei loro compatrioti, e permette di scoprire nel dettaglio un paesaggio storico ricco di obblighi sociali, di attività commerciali e di credenze religiose. L'indagine di Grubb, si concentra sugli aspetti significativi dell'esperienza privata durante il Rinascimento: il matrimonio, la nascita, la morte, i rapporti familiari, il lavoro, la proprietà, lo status sociale e la spiritualità. Ne risulta un quadro della vita di provincia del Veneto, i cui protagonisti dimostrano un'indipendenza di pensiero capace di filtrare le ideologie metropolitane molto più di quello che la storiografia tradizionale del Rinascimento potrebbe far pensare. Questi provinciali furono agenti del loro stesso destino, influenzati da atteggiamenti predominanti, usanze locali e convinzioni personali.
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