Gente di mare
Da giovane, Comisso s'era imbarcato sui piccoli velieri chioggiotti che commerciavano - talora integrando i miseri profitti con il contrabbando - lungo le coste dalmate. In questa raccolta di prose marine lo scrittore, indossati i panni del "poeta viaggiatore", traccia il profilo della "gente di mare" che in quei vagabondaggi conobbe e amò, e di cui condivise avventure e disavventure. Descrivendo minuziosamente la vita, le speranze, le illusioni, le ambizioni, le angosce di capitani ed equipaggi, Comisso ci ha lasciato una delle testimonianze letterariamente più immediate della sua produzione, il libro in cui ha rivelato le sue più autentiche e rare doti di osservazione e di umanità. L'opera ricevette nel 1929 il Premio Bagutta e fu accolta con entusiasmo dai critici italiani e stranieri, come è testimoniato nella prefazione, ricca di informazioni inedite, che Nico Naldini ha scritto per la presente edizione.