La violenza. Saggio sulle frontiere del politico
Il libro esce nel decimo anniversario della rivolta delle banlieues francesi, assunta come rappresentazione emblematica delle forme di violenza al centro dell'indagine. Le principali interpretazioni di quell'evento vengono ricostruite e messe a confronto con quelle dei grandi riots britannici dell'agosto 2011 allo scopo di elaborare chiavi di lettura comuni di fenomeni che sembrano sempre più tipici del nostro tempo, comprese le scene di ordinaria violenza domenicale intorno agli stadi italiani. Riots che sfidano le tradizionali logiche di analisi politica, mettendo in questione le concezioni del politico contemporaneo e delle sue "frontiere", testimoniando al tempo stesso il tramonto del vecchio mondo e la mancanza di categorie adeguate a nominare quello nuovo. L'indagine sulla violenza si confronta con le interpretazioni che del tema hanno dato Sorel, Benjamin, Weber, Popitz, Arendt, Sofsky, Foucault. E il tema della sommossa metropolitana viene sviluppato richiamando le letture di Sloterdijk, Balibar, Negri, Hardt, Zizek, Enzensberger, Honneth. Il testo si propone così sia come un aggiornamento dell'odierna comprensione teorico-politica della problematica della violenza, sia come un'indagine - del tutto inedita in Italia - sulle nuove forme di violenza specificamente urbana sempre più diffuse nel nostro tempo.
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