La rivoluzione nel tardocapitalismo. L'agenda critica di Hans Jurgen Krahl
Il rapporto teoria-prassi tocca l'essenza stessa della filosofia e la prevalenza del primo o del secondo termine di tale binomio condiziona inevitabilmente lo spirito di un determinato frangente storico-sociale. Questo libro cala il complesso rapporto teoria-prassi all'interno del movimento del Sessantotto tedesco e, in particolare, all'interno del pensiero del giovane filosofo Hans Jurgen Krahl, che in quel movimento ebbe un ruolo centrale. La ricostruzione del rapporto teoria-prassi nel pensiero di Krahl procede attraverso un "dialogo" del filosofo con alcuni "maestri": Marx, Marcuse, Lukàcs e Adorno. Attraverso tale "dialogo" emerge la tesi fondamentale del giovane filosofo tedesco, che intendeva rompere la fissità delle teorie, il loro assurgere a dogmi cristallizzati in un'acritica validità fuori dal tempo. Dal momento che Krahl visse in un frangente storico in cui la lotta sembrava imminente e non più procrastinabile, la sua elaborazione teorica si presenta straordinariamente efficace e lucida, in quanto l'ideologia doveva necessariamente ricevere validità dai fatti.
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