Rousseau, solitudine e comunità
Questo volume analizza e mette a fuoco la contraddizione di fondo che, nell'interpretazione dell'autore, attraversa come un filo conduttore tutto il pensiero roussoiano; muovendosi tra un passato irrevocabilmente perduto e un futuro irraggiungibile, Rousseau appare come un pensatore in cui coesistono due anime profondamente in conflitto: da un lato il rifiuto della socialità, il ripiegamento intimistico, la ricerca della solitudine, dall'altro l'aspirazione a una comunità politica egualitaria, capace di superare l'antagonismo tra gli individui. Nella interpretazione dell'autore, dunque, Rousseau non è, come molti hanno sostenuto, un precursore di Marx, ma è piuttosto il pensatore che lucidamente anticipa la condizione conflittuale dell'individuo borghese e ne prefigura lo scacco storico.
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