Una giornata della memoria. 364 giornate dell'indifferenza
Chiunque ritenga che l’antisemitismo sia un fenomeno conclusosi con la fine della seconda guerra mondiale, si sbaglia. Ricordando ed analizzando molti dei più significativi episodi di antisemitismo verificatisi dopo il 1945 in Italia, in particolare in Alto Adige, e nel mondo, emerge chiara la necessità di una incessante ed attenta vigilanza nei confronti di ogni forma di razzismo. Risulta ormai evidente che la Giornata della Memoria corra il pericolo di perdere la sua intensità evocativa ed il suo significato di ammonimento ad agire per prevenire il riaccendersi di un odio antico in forme moderne. L’antisemitismo non può mai, in nessun giorno dell’anno, essere ignorato o tollerato.