Louis-René Des Forets. Libertà e prigionia nella parola
La parola è in genere considerata come strumento di espressione, modo per conoscere e farsi conoscere, mezzo con cui relazionarsi e affrontarsi. Ma un autore come Louis-René des Forets ha vissuto (e probabilmente continua a farlo) la parola come un'ossessione, una patologia, un qualcosa di lacerante, ma vitale al tempo stesso. Il suo tormentato conflitto fra parola e silenzio si trasmette per riflesso ai suoi personaggi. Il romanzo Le Bavard, che offre la chiave di lettura anche per le altre opere, è un esempio di vera e propria contaminazione di parole che vanno estendendosi con rabbia, fino a catturare il lettore, quasi come un contagio.
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