Non ancora
Il ritmo del rito che ritorna. Come un singhiozzo di preghiere nel quotidiano dolore. Un monte che cade, l'acqua che prende tutto l'intorno, un amico che parte e chiude la vita, un padre che se ne va e un credo poco credente formano le sezioni di non ancora. Sezioni legate tra loro da un filo che arriva dall'ascolto-ricordo delle preghiere, un filo che diviene nodo di domande e di imperativi, di dubbi e di perplessità, di tentazioni e di girasoli ricolmi di luce. In questa raccolta, attraverso i luoghi di confine tra un prima e un dopo, Serena Dal Borgo dice del graffio e della geografia minima e fatale della vita. Ci dice della madre che bacia e dona, di un fratello che tutto trattiene. E parla dei luoghi a lei vicini per giungere a dichiarare ciò in cui crede, cosciente di non credere bene, ma di credere invece nei limiti di un creato non sempre perfetto.
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