«Lo sviluppo ha bisogno di cristiani». Riflessioni intorno all'enciclica Caritas in veritate
Il 29 giugno 2009, con l'enciclica Caritas in veritate, Papa Benedetto XVI elevava le nozioni di vita e dignità dell'uomo a fondamento della società e dell'economia dei popoli. Presentava cioè l'uomo come l'artefice e il destinatario dello sviluppo, personale e sociale, e indicava un orientamento per riconoscere e compiere l'umano. La 51ª Settimana di Spiritualità si è soffermata a riflettere sull'argomento, riconoscendogli importanza e attualità. Partendo da un excursus storico che introduce al discorso del Pontefice, i vari contributi si inoltrano nella rilettura dell'enciclica per esplorarne la ricchezza e mostrarne le implicazioni. Inscritto in una prospettiva antropologico-cristiana, all'uomo è richiesto di trascendere se stesso in tutti gli aspetti della sua esistenza e di operare, con la forza dell'Amore e un impegno di corresponsabilità, per il conseguimento del bene comune. Per questo, come afferma Papa Benedetto XVI, "lo sviluppo ha bisogno di cristiani", perché il cristiano, che vive in pienezza la trascendenza e l'appartenenza al mondo, è a pieno titolo costruttore del vero umanesimo.
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