Tiburzi, il brigante
Le vicende di questo romanzo storico si svolgono nell'ambiente ostile della Maremma tosco-laziale, fra impenetrabili boscaglie e nelle piane infestate dalla malaria di Montalto e Orbetello. Il brigante Tiburzi vi si muove disperato e feroce. Per sopravvivere frequenta amanti e spedisce al creatore chiunque gli rechi offesa o attenti alla sua incolumità, senza mai recidere il filo degli affetti familiari a cui tiene moltissimo. La sera del 23 ottobre 1896, a un quarto di secolo dalle sue prime scorribande e dopo la funambolica evasione dal bagno penale di Cornedo, braccato e circondato dalle truppe scelte inviate espressamente dal presidente del Consiglio Giolitti, preferisce suicidarsi con un colpo di rivoltella piuttosto che farsi catturare.
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