Nel 1994 il Ruanda è teatro di uno dei più sanguinari genocidi del XX secolo. La rivalità fra Huti e Tutsi è anche figlia dell’antropologia razzista con cui il colonialismo belga classificò la popolazione. Nel 2000 proprio un autore belga, Jean-Philippe Stassen, realizza un piccolo capolavoro: “Deogratias” che verrà poi tradotto e pubblicato in Italia da stampa alternativa nel 2005. Attraverso la narrazione delle vicende che ruotano attorno ad un ragazzo Hutu (Deogratias), l’autore riesce nell’impresa di restituire l’abominio di quel massacro...
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