La notte di Arzamàs (recitazione tolstoiana) e altri testi
"Il venerato e temuto vegliardo nel suo crescente furore evangelico brucia tutte le resistenze umane soggettive, familiari, sociali; a ragione di tutti i rimorsi suoi e di tutte le sofferenze altrui. Proprio questi nuclei di contrasto col mondo ubicati nell'epicentro di ogni pathos, che è la famiglia, la sposa, la prole ("carne della sua carne"), costituiscono in sintesi e in essenza il "drama" di Arnone, lo sorreggono nella sua progressione. La recitazione tolstojana assume a mio parere una reale consistenza di teatro dell'anima e della parola - cioè di teatro per eccellenza." (Dalla premessa di Mario Luzi)