La rivoluzione delle parole
Nel paese di N. la gente vive apparentemente felice, intenta col suo frenetico ritmo quotidiano ad accaparrarsi soldi, potere, prestigio, a lavorare trascurando gli affetti, i figli, gli ammalati, i vecchi. Ognuno cerca di affermarsi imbrogliando gli altri, approfittando con giri di parole della loro ingenuità e fiducia. Le parole decidono di dire "basta"; non vogliono essere più utilizzate a sproposito. Riunite in assemblea stabiliscono di mettersi in sciopero. In città regna il caos. Prendono, inoltre, la decisione di tornare in attività solo per quelle persone che si dimostreranno in grado di utilizzarle al meglio... Attraverso la lettura del libro lo studente potrà rendersi conto dell'importanza dell'uso corretto delle parole nella comunicazione, dell'alternativa del silenzio e della condizione di chi, come gli anziani, vive spesso in solitudine. Viene posto infatti l'accento sul miglioramento dei rapporti in famiglia e in città quando alle troppe parole si decide di sostituire il pensiero profondo, l'attenta osservazione, l'apprezzamento, la pazienza, la collaborazione e, in sintesi, la verità.
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