Burattinai (I)
Sunny, il protagonista è la voce narrante del romanzo. Le prime pagine lo presentano sessantenne, ricco, ben sposato e in procinto di essere eletto sindaco di una cittadina sudafricana. Ma quando poco prima del comizio gli si avvicina una donna, un passato lontano e tragico riaffiora improvvisamente rischiando di trascinarlo in un baratro. Da qui si snoda la narrazione della sua vita a partire dagli anni Trenta, quando per un ragazzo povero nato da padre bianco e madre africana, non c'era alcuna prospettiva in un Sudafrica dolorosamente diviso e in cui si ponevano le premesse della segregazione razziale. Le sue vicissitudini si uniscono a quelle di Jennie, l'ammaliante e volubile compagna di scuola, e della stravagante e anticonformista signorina Lindsay. Sono loro i burattinai del titolo, abili e spregiudicati manipolatori che riescono, a un terribile prezzo, a farsi strada in una società che per motivi diversi li respinge. Il romanzo, che trae spunto dalla vita di un noto criminale sudafricano, restituisce un affresco vivido e pieno di umanità del Sudafrica del secolo scorso.
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