Anch'io sono risorto, anzi rinato
L'alcool o l'alcolismo viene vissuto e raccontato in mille modi: arma fatale, negazione della realtà, conflitto tra libertà ed autonomia, senso di colpa, mediatore di violenza e/o di fuga dalla realtà, oggetto da distruggere o da sfidare, sollievo alla sofferenza, mezzo di illusione, medicamento regressivo, tappo emotivo, strumento di annientamento, trappola inconsapevole, camicia di forza, elemento di follia indotta, capacità di essere e di affermarsi, illusione megalomanico. Un ruolo speciale sembra toccare ai familiari, ai quali non sfugge la gravità della problematica, essi sono testimoni storici del passato e del presente, dei progressi e dei cambiamenti sostanziali della vita familiare, sociale e lavorativa (dalla Prefazione di Bruno Valente).
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