Etica della responsabilità e ontologia della guerra. Percorsi levinasiani
Interprete singolare e originale del secolo XX, Lévinas ha dovuto fare i conti con il pensiero che lo domina, il pensiero del primato della politica, che è ispirato da un'ontologia da lui identificata come "ontologia della guerra", un'ontologia capace di reggere e orientare un tempo, particolarmente preoccupato, se non ossessionato, dalla lucidità e dalle capacità pratiche della ragione. Il presente volume si sforza di descrivere l'orizzonte che circoscrive questo dominio dell'assolutezza della politica e di individuare la linea di fuga o di liberazione dal suo carattere incombente di totalità e di totalizzazione, in direzione di un'apertura rappresentata da un'"etica della responsabilità" che nasce dal coraggio e dalla capacità di mettere in questione la nozione, che sembra la meno discutibile in quest'epoca dominata dalla chiacchiera mass-mediologica, di una libertà, trasformatasi in un feticcio da adorare e che è, in quanto "conatus essendi", e cioè preoccupazione di sé ed energia in espansione, alla radice di tutti gli affrontamenti e di tutti i conflitti.
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