Cento e uno rivoli verso lo stesso fiume
"Comunismo e fascismo sono morti nelle coscienze dei più. Accenni ad essi, qua e là, per pura necessità storica, null'altro. Le colpe di ogni dannato conflitto non si possono facilmente dosare. Tutti i belligeranti vi concorrono. E tanti restano a guardare. Egoisti, sordi, vili li fomentano quanto i temerari, ma il torto resta per intero sulle spalle degli sconfitti. Per sopportare meglio la vita e accettarne i duri colpi, non dovremmo ostinarci a dare un senso a modo nostro alla fatalità di eventi dolorosi. Iddio non ha svelato ai mortali l'essenza di fatti e cose. Dobbiamo solo guardare avanti con dinamici buoni propositi nella speranza di meritarci un posticino dignitoso sul carro della storia." (Dalla Premessa)
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