Il cinema come immagine psichica. Elementi per una teoria junghiana
Questo libro, nel perseguire un’integrazione organica della psicologia analitica nell’ambito dell’analisi del film, pone le basi per una teoria junghiana del cinema e dell’audiovisivo. Nel segno dell’immagine in movimento le figure dell’inconscio, che fanno capo agli archetipi junghiani, rivelano una comune essenza e funzionano come chiave di lettura per un certo cinema dalla spiccata qualità “psichica”. Rivelandosi d’altra parte come modello per un nuovo modo, che Zumbo mette a fuoco, di intendere il cinema in quanto tale. Protagonisti e “casi esemplari” per illustrare la teoria sono, tra gli altri, Fellini, Bellocchio, Welles, Wenders. Il volume è rivolto a un ampio pubblico di cinefili, di critici cinematografici, di psicologi e psicoanalisti, di studiosi e di studenti di cinema, media audiovisivi, semiotica, arti figurative e cultura visuale. A tutti coloro, infine, che amano fruire e vivere il cinema come esperienza.