Atque. Corpo-linguaggio
Il tema di questo libro è il linguaggio assunto nella sua intrinseca relazione col corpo, per cui è ciò che contrassegna e intercetta le nostre esperienze del mondo e gran parte delle nostre prestazioni cognitive e performative, e non solo. La prima parte analizza i modi del linguaggio sia, in generale, nelle nostre pratiche quotidiane sia, nello specifico, nelle pratiche psicoterapeutiche. Strettamente connessa con le riflessioni sui modi del linguaggio e del suo intreccio con la sensibilità, la seconda parte riflette sulle variazioni, potenzialmente infinite, dei problemi con i quali il pensiero è sempre più stimolato a confrontarsi quando ha da affrontare la questione della percezione. Ancora più fondamentalmente si pensa il nesso sistematico Corpo-Linguaggio. La terza parte indaga la sensibilità e il linguaggio ruotando esplicitamente intorno al pensiero di Helmuth Plessner che pone il linguaggio in una linea di confine che fondamentalmente coincide con la quota psichica, dove il soggetto - attraverso intuizioni "precisabili" - si "accorge" della dimensione psichica in quanto carattere interindividuale dell'esperienza degli oggetti. Ruota intorno al pensiero di Paul Valéry e in particolare al rapporto del linguaggio con la sensibilità e le emozioni. Ruota, infine, intorno alla teoria della percezione di Wilfred Sellars che rende conto di quell'incongruenza che, tra sensibilità e linguaggio, già Jung intravedeva nell'Ulisse di Joyce.
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