Ombra e destino e altre poesie
Un soffio panteista percorre le pagine di questo libro, inonda di luce la natura, la intreccia a una visione, a un'ampiezza solenne di sguardo e di respiro, a una voce polifonica: elegia, invocazione, racconto, ira e dolcezza si alternano e costruiscono il poema. Nella poesia di Riccardo Emmolo convivono istintivamente - questo è un dono raro - l'adesione piena a ciò che si vede e il senso dell'ombra. Così la percezione netta dei contorni si fonde con una corrente spirituale capace di animare la pupilla e caricarla di visione. E così i luoghi siciliani - le chiese barocche e lo zibibbo, il polline, le processioni, i gelsomini - vengono nominati con esattezza geografica e con trepidante energia: queste due forze si avvinghiano in un unico sguardo, splendidamente naturale, dove la cosa si fa anima e il pensiero si fa corpo. Sullo sfondo di Henry Miller, di Shelley e di Tagore, Emmolo ci immerge nei suoi archetipi impregnati di esistenza: il vento, il silenzio, il colloquio con le ombre, l'adolescenza pellegrina, la nuda gioia, la morte che illumina e feconda, quando le linee di un paesaggio ci mostrano via via l'immagine di un destino. Presentazione di Milo De Angelis.
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