Come fu che divenni c.c.p. (cattolico, credente e praticante)
"Il libro che tenete in mano è il racconto della mia conversione al cattolicesimo romano. Non che prima fossi protestante o giainista, no. Come quasi tutti gli atei e gli agnostici d'Italia odierni sono stato battezzato nel rito di Santa Romana Chiesa ma poi, come spesso accade, ho smarrito la via. Per ignoranza. Per noncuranza. Perché il battesimo ti fa, sì, diventare cristiano, ma per mettersi a fare il cristiano ci vuole, appunto, una conversione. Perché raccontarla, domandate? Potrei rispondere come feceManzoni quando gli chiesero come mai avesse deciso di scrivere il suo capolavoro: "Per fare un po' di bene".Non so quale bene potrà fare, e a chi, questo libro. So solo, e lo garantisco, che la lettura non è noiosa. Infatti, quantunque sia uno dei tanti outing di convertiti (l'ultimo, a mia scienza, è Joe Eszterhas, lo sceneggiatore del celebre film Basic Instinct), non è uguale e neanche simile a nessun altro. Come diceva Chesterton (altro convertito): "La Chiesa è una casa con cento porte e nessun uomo vi entra mai con la stessa dentica angolazione di un altro"." Rino Cammilleri