Il laboratorio del Gulag. Le origini del sistema concentrazionario sovietico
A partire dal 1923 e fino al 1939 i bolscevichi deportarono nel monastero di Solovki, nel Mar Baltico, i "nemici" del comunismo: aristocratici, borghesi, preti, contadini, operai, letterati. Fu il primo campo di concentramento sovietico. "Inventato" da Trotsky, adottato da Lenin e portato alla massima espansione da Stalin. I comunisti vi ridussero in schiavitù decine di migliaia di "dissidenti", uccidendone tanti anche mediante l'uso (sempre negato) di armi batteriologiche. Fra le vittime illustri anche il grande filosofo Pavel A. Florenskij.