In difesa degli imperi

In difesa degli imperi

Gli imperi godono di una cattiva fama. Eppure oggi il mondo ha bisogno di una 'pax americana' che assicuri pace e prosperità globali. L'argomento per cui essa costerebbe troppo non convince, così come non sarebbe positivo se gli Stati Uniti puntassero a un ordine internazionale morale, che tramutasse in legge le proprie convinzioni etiche: in questo caso è probabile che ne discenderebbe solo disordine. Il compito più urgente è condurre il mondo islamico nel mondo moderno, senza volerne cambiare l'anima. In queste pagine Deepak Lal spiega perché gli Stati Uniti sono capaci di realizzare questo disegno. Ma lo vogliono davvero? Visto il persistere nei discorsi pubblici di un certo moralismo wilsoniano, Lal ne dubita, perché la premessa necessaria per raggiungere un simile traguardo è l'accettazione a livello di politica interna del fatto che gli Stati Uniti sono già ora una potenza imperiale. Che come tale deve assumersi anche il rischio di fare a meno degli storici alleati europei, ancorati allo sterile multilateralismo delle Nazioni Unite, segno evidente della decadenza economica e militare del Vecchio Continente.
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