Inquadratura. All'inizio del cinema (L')
La realizzazione di un film comprende due grandi momenti: la ripresa e il montaggio. Se l'inquadratura è l'atto primo, quello che sta all'origine dell'opera, è anche l'ultima di una serie di tappe: continuità dialogata, découpage, story board ecc. Concretizzazione del pensiero di un regista, è il risultato del gesto di un solo uomo o invece del lavoro di un'intera troupe, e determina la comprensione del racconto e dello spazio-tempo, così come la percezione delle forme, dei colori e del movimento. Imparare a guardarla è scoprire cosa in essa si è prodotto, attraverso la scelta di un quadro, di una distanza, di un movimento di macchina ecc. Quattro film saranno oggetto di analisi: "I 400 colpi" (1959) di Truffaut, "Play Time - Tempo di divertimento" (1967) di Tati, "Dov'è la casa del mio amico?" (1988) di Kiarostami e "Il lamento sul sentiero" (1955) di Satyajit Ray. Materiali di lavoro di Truffaut e Lang documenteranno il ruolo dell'inquadratura nella creazione cinematografica.