Un italiano a Roma. La vita, i successi, le passioni di Alberto Sordi

AIberto Sordi è stato insieme a Totò il più importante comico italiano del secolo scorso. Dopo una lunga esperienza nel teatro di rivista, nel doppiaggio (diede la voce fra gli altri a Oliver Hardy) e alla radio, si cercò di lanciarlo nel cinema da protagonista con il modesto "Mamma mia, che impressione!" (1951), che non riscosse alcun successo. Fellini lo volle comunque per "Lo sceicco Bianco" (1952), e già qui fu grandissimo, ma il pubblico non lo apprezzò assolutamente: per poterlo utilizzare di nuovo in "I vitelloni" (1953) il regista fu costretto a far togliere il suo nome dai manifesti. Ma proprio questo film, insieme ai più ammiccanti "Un giorno in pretura" (1953) e "Un americano a Roma" (1954), consacrò l'attore presso il grande pubblico e diede il là a un successo che sarebbe durato cinquant'anni: dapprima con filmetti comici di modesto livello e frettolosa confezione (13 soltanto nel 1954!), poi con capolavori quali "Il vedovo", "La grande guerra", "Una vita difficile" e "Il boom". Se altri attori hanno fatto la commedia all'italiana, lui è stato la commedia all'italiana: gli anni d'oro della sua carriera corrispondono all'epoca aurea del genere, che portò alle estreme conseguenze in "Un borghese piccolo piccolo". Questo libro ripercorre la vita e i successi del grande attore romano, collocandoli nella più ampia cornice culturale e civile dell'Italia degli ultimi cinquant'anni. Inoltre attraverso 25 dettagliate schede critiche delle sue migliori interpretazioni, una irresistibile antologia di battute e sequenze cult, e un montaggio di suoi pensieri fa emergere l'Alberto Sordi più autentico, quello che il pubblico ha amato e in cui si è riconosciuto.