Leonardo, l'acqua e il Rinascimento. Con CD Audio

Leonardo, l'acqua e il Rinascimento. Con CD Audio

Esiste un divario fra l'Italia e gli altri paesi industrializzati in termini di cultura scientifica, anche e soprattutto per quanto riguarda la divulgazione del sapere scientifico. La mostra e il relativo catalogo con CD rom nascono proprio con l'intenzione di colmare questa lacuna: avendo come primo obiettivo l'approfondimento del soggiorno milanese-lombardo di Leonardo presso la corte degli Sforza, il volume, grazie anche al supporto multimediale del CD, introduce il lettore-visitatore in un viaggio virtuale nella storia, con la possibilità di interagire con le macchine e gli strumenti leonardeschi altrimenti inaccessibili. Punto di partenza dell'iniziativa sono dodici disegni del genio rinascimentale e di altri scienziati del tempo, quali Mariano di Iacopo e Paolo Santini, riproducenti una serie di macchine volte al controllo delle acque. Nei secoli XV e XVI, infatti, le vie d'acqua erano molto più importanti di quanto non lo siano oggi giorno, considerate le pessime condizioni della rete stradale e la lentezza dei veicoli su ruote. Il trasporto fluviale, con la fitta rete di canali, rappresentava quindi un passaggio obbligato per lo sviluppo dell'economia dei signori e degli amministratori delle città italiane - in primis Firenze e Milano, visto che consentiva alle merci di raggiungere in tempi brevi le città. Le vie d'acqua servivano anche per l'irrigazione dei campi e per metter in funzione quelle macchine operatrici come i mulini, le seghe, i mantici, i magli dei fabbri e le gualchiere, con le quali si producevano beni di prima necessità e che allo stesso tempo consentivano anche di lavorare i metalli per la realizzazione di un'enorme varietà di oggetti dai molteplici impieghi: suppellettili domestiche, strutture per l'edilizia come i cardini delle porte e delle finestre, fino alle armi da fuoco. Ed è durante il periodo milanese al servizio di Ludovico il Moro che Leonardo inizia a studiare i moti delle acque e l'azione erosiva lungo le sponde dei fiumi e nelle chiuse, traducendo sulla carta in splendidi progetti i suoi dispositivi idraulici e giungendo a ipotizzare la costruzione di un grande canale navigabile che consentisse a Firenze di raggiungere il mare. I motori ad acqua, la pompa a stantuffo e quella a catena, la risoluzione di problemi prettamente ingegneristici come la canalizzazione dei fiumi e, in generale, tutte le questioni connesse all'energia idraulica, corrispondono ad altrettante sezioni del volume, che vuole altresì fornire al lettore una panoramica generale delle conoscenze della fisica del tempo, con riferimenti specifici alla geometria dell'universo così come era disegnata al tempo di Leonardo. Prima di Copernico, infatti, la percezione che l'uomo aveva del mondo consisteva in una suddivisione del cosmo in due parti: il mondo sublunare e il mondo sopralunare, entrambi sferici e con il proprio centro nella Terra, che a quel tempo era collocata al centro dell'universo. Il mondo sopralunare era costituito da sei sfere concentriche di materiale diamantino, ognuna delle quali recava incastonato uno dei pianeti allora conosciuti, mentre sulla sfera più esterna si trovavano impresse tutte le stelle del firmamento. Il mondo sublunare era delimitato invece dalla sfera orbitale della Luna ed era formato dai quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco che erano i costituenti ultimi di tutte le sostanze animali, vegetali e minerali. Questi quattro elementi, ciascuno con un suo peso, tendevano a disporsi, dal più pesante al più leggero nell'ordine di terra, acqua, aria e fuoco. Ma poiché l'universo non era immobile, il vorticoso movimento delle sfere della Luna causava uno scompiglio generale, mischiando fra loro gli elementi e dando luogo alla molteplicità dei fenomeni osservabili sulla superficie terrestre. Alla fine del codice Leicester Leonardo parte proprio da queste premesse, per arrivare a ipotizzare uno scenario apocalittico, dove le acque sommergeranno la superficie terrestre. Ed è anzi per fare fronte alla sua teoria che "i monti riunano a parte a parte sopra i fiumi consumatori delle lor basi, e l'acque da tali ruine ringorgate fanno gran pelaghi" che lo scienziato inizia a interessarsi assiduamente di problemi idraulici relativi al flusso e al riflusso delle acque, da cui poi nascerà la sua tecnologia ingegneristica.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Leonardo, l'acqua e il Rinascimento. Con CD Audio
  • Autore: M. Taddei
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: 24 Ore Cultura
  • Collana: CATALOGHI DI MOSTRA4
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • Pagine: 120
  • Formato:
  • ISBN: 9788871794303
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