Quaranta e più donne per Milano
La storia delle donne s'intreccia con la vita della città e ne condiziona i caratteri. E se Milano, con i suoi uffici, le università e i teatri ha potuto diventare così grande, lo deve anche al ruolo che hanno esercitato le donne. Per celebrare la data dell'8 marzo e la festa delle donne, ma non solo, ecco una raccolta di storie esemplari: 43 volti al femminile della nostra metropoli, cresciuta proprio grazie alla presenza di personalità tra le più eterogenee. Il libro insegue un filo rosso che tutte le accomuna, al di là delle idee e dei percorsi differenti: è la consapevolezza che senza il loro lavoro e la loro testimonianza, Milano e la sua grande provincia sarebbero più povere. Molte vite raccolte in questo libro parlano di successo: raccontano di donne con un lavoro e una famiglia, ma soprattutto con la volontà di colmare un vuoto, determinato da una cultura e da una società costruite su un modello maschile. Come chiarisce la presidente della Provincia di Milano Ombretta Colli, nella presentazione, il progetto racchiude 40 e più interviste a donne che lottano "per una città migliore, oltre gli schieramenti politici, per raccontare un percorso eccellente al servizio di una metropoli che non potrebbe essere quello che è senza di loro". Il direttore dell'inserto "Corriere Lavoro-Corriere della Sera" Walter Passerini firma, unico uomo in un paesaggio tutto rosa, la prefazione intitolata Milano è donna: "Sì, anche vista da un uomo [...] Non sono un 'darwinista sociale': anche a Milano e soprattutto a Milano si fa fatica a emergere, a lavorare bene e a un certo livello, ad affermarsi. Riuscire a Milano è 'riuscire, nonostante': nonostante la competizione e la competitività degli altri (e delle altre); nonostante la pressione e lo stress nel quale si opera, che rappresentano il liquido amniotico di una 'madre esigente' in un contesto che può dare però grandi soddisfazioni". Dunque riuscire a Milano è più difficile ma anche più gratificante. Per tutti, a maggior ragione per le donne, come dimostrano le biografie poste in appendice al volume. Un libro che scava nei percorsi femminili, setacciando i territori dell'imprenditoria, dello spettacolo, delle arti, delle università, dei media, dello sport, della politica, del sindacato e perfino del volontariato. Storie di madri e di mogli, di giornaliste e di attrici, di cantanti e di ballerine, di imprenditrici e di editrici, di medici e pittrici, di scultrici e di assessori, di stiliste e di avvocati, di ricercatrici e di campionesse sportive. Un viaggio attraverso le professioni per dare voce a "donne che operano nel silenzio, ma anche donne che ce l'hanno fatta, non campionesse di carriere autoreferenziate, ma simbolo di una possibilità: quella che tra dimensione personale e professionale può non esserci contraddizione". Un volume che intende riconoscere e festeggiare il lavoro delle donne a Milano in quanto patrimonio dal valore incommensurabile.
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