Ascoltaci, o Signore. La comunicazione religiosa nelle immagini dell'Archivio fotografico Alterocca

Santi, madonne, santuari, chiese, papi, feste e processioni: sono alcuni dei soggetti del rilevante patrimonio iconografico di tema religioso custodito nell'Archivio Fotografico Alterocca. Destinate a diventare prodotti di comunicazione a larga diffusione, la maggior parte di quelle immagini avrebbe girato il mondo in formato cartolina. Una così significativa ricchezza d'informazione visiva sui temi del sacro dipende anche dal fatto che, per tutto il periodo di attività della Tipografia Alterocca di Terni, enti, ordini e istituzioni religiose furono clienti importanti e sicuri: richiedevano stampe di santini, opuscoli e altro materiale di autopromozione ed evangelizzazione, pagavano sempre con certezza e puntualità. Tale è dunque l'origine delle immagini proposte che risalgono ai primi sessanta anni del secolo appena trascorso. Esse stimolano a indagare sui modi in cui rituali e consuetudini religiose sono tramandati e nello stesso tempo si rinnovano costantemente; ricordano un'Italia, fatta di paesi e regioni, in cui i processi di modernizzazione, pi??e indebolire, hanno a volte sollecitato e rafforzato le identità locali; evidenziano come la diffusione dei mezzi di trasporto, che ha consentito lo sviluppo di fenomeni nuovi quali il turismo e l'industria del tempo libero, ha al contempo avuto un effetto moltiplicatore sui tradizionali pellegrinaggi verso i luoghi sacri. Sono inoltre documenti della complessità della comunicazione visiva. Antichi simboli, riproposti in oggetti di largo consumo, come un semplice santino o una cartolina, indicano la loro vitalità, raccontano di comunità che riconoscono la segreta forza delle immagini, mettono in discussione l'ipotesi secondo cui la nostra contemporaneità è ormai da tempo del tutto secolarizzata e disincantata. Questa pubblicazione è comunque un invito ad accostarsi con rispetto e attenzione all'umile immaginetta o alla cartolina spedita dal santuario o acquistata e custodita con cura. Sono infatti possibili fonti di antropologia religiosa e pur sempre hanno a che pur sempre hanno a che fare con i segreti dell'anima e della vita collettiva; anche se il loro linguaggio può non toccarci, per molti sono occasione di nutrimento spirituale.