La mia estate fortunata
Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews. «Un inno all’amore, alla libertà e alla vita. Con tanto umorismo.» – Robinson Lucy non ha idea di chi sia il padre di suo figlio; Lish sogna ancora il mangiafuoco che in una sola notte d’amore le ha dato due gemelle. La casa per ragazze madri è piena di storie così. Ma dopo un mese di pioggia, ci sta una botta di vita: basta una lettera del mangiafuoco e due mamme sbarellate con cinque figli ignari si mettono in viaggio. Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews. Siamo nel cuore di Winnipeg, dove fa sempre troppo freddo o troppo caldo: ora è ormai un mese che continua a piovere, e ci sono anche le zanzare. Con i bambini confinati al chiuso, nella casa di accoglienza per ragazze madri regna un certo nervosismo. Lucy ha diciotto anni e un figlio senza padre; Lish di figli ne ha quattro e ostenta indipendenza, ma in segreto sogna che il padre delle sue gemelle, il mangiafuoco amato per una notte e poi scomparso, prima o poi si faccia vivo. Come per incanto, cominciano ad arrivare lettere dal mangiafuoco; Lish è abbastanza folle da proporre a Lucy di prendere tutti e cinque i figli e partire per andare a cercarlo. Lucy è felice di questa novità, anche se sa fin troppo bene che non lo troveranno. Quello che ancora non sa, invece, è che quella sarà la sua estate fortunata.