I cento pozzi di Salaga
Wurche è una principessa mascolina e selvatica, abituata a comandare; Aminah cucina per le carovane di passaggio, è timida e sensuale. Le loro strade si incrociano a Salaga, la città degli schiavi. Sogni e destino di due donne come noi nell'Africa precoloniale. «Due donne memorabili ci guidano in questo scenario, piacevolmente denso, di schiavitù, potere e libertà » – Kirkus Reviews "Le carovane arrivavano all'alba. Le carovane arrivavano quando il sole era altissimo nel cielo. Le carovane arrivavano quando la mezzanotte aveva avvolto ogni cosa in un blu vellutato. L'unica cosa certa è che sarebbero arrivate prima della fine della stagione secca. Adesso, però, non era più così." Aminah vive in un villaggio sulla pista delle carovane, le piace cucinare e creare cose con le mani; sogna di cucire scarpe come suo padre e viaggiare per venderle. Il viaggio che l'aspetta è ben diverso, ma rivela il suo coraggio e la sua capacità di resistenza. Wurche è la figlia di un re, una guerriera; sogna di governare insieme al padre e ai fratelli, per risolvere i conflitti interni e contrastare la rapacità degli europei. Non immagina che le chiedano invece di sposarsi, per cementare un'alleanza. La guerra incombe, e nei villaggi imperversano i mercanti di schiavi, che portano il loro bottino a Salaga, la splendida città dai cento pozzi. Uno di loro è Moro, cavaliere bellissimo e sensibile, eppure implicato in quel traffico osceno. Aminah e Wurche si incontrano grazie a lui: sono una principessa e una schiava, ma entrambe devono conquistarsi la libertà.