Un pensiero finito
Il senso è ormai la cosa meno condivisa del mondo. Ma il senso è il nostro destino, senza riserve né scappatoie possibili. Più che di una questione, si tratta di una preoccupazione, un compito, una chance. Senso inteso in via assoluta: senso della vita, dell'uomo, del mondo, della storia, senso dell'esistenza. In altri termini: l'esistenza che 'è' o 'crea' senso, in mancanza del quale non esisterebbe. E il senso che esiste, o che fa esistere, in mancanza di cui non sarebbe senso... "Un pensiero finito" è un testo filosofico in cui Nancy annuncia, in tutta la drammaticità, la perdita del senso, lo smarrimento del significato del mondo e delle cose. Ma Nancy non si ferma certo a 'lamentare' questa caduta nel baratro. Questo libro parla del cuore delle cose, dell'amore in schegge, di ciò che è insacrificabile, ma non propone affatto un piatto e lagnoso "lamento sulla fine", perché l'autore addita con estrema energia quanto sia proprio il mondo stesso, nella sua sostanza, "il senso". Occorre riavvicinarsi a pietre e strade, passioni e desideri con la massima apertura, la massima energia, permettersi di sfiorare, prima, e far proprio, poi, il sublime... Il libro che ha rivelato, agli inizi degli anni Novanta, uno dei grandi pensatori francesi dei nostri giorni. "L'essere è diventato uno scandalo: abbraccia tutto, eppure non abbraccia più niente".
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