Peggio di un bastardo

Peggio di un bastardo

Questo libro fu dato alle stampe nel 1971, a New York, quando Charles Mingus si era appena lasciato alle spalle un periodo oscuro e tormentato, e cercava faticosamente di tornare alla sua casa naturale: la musica. Scritto a quattro mani con l'amico Nel King, l'unico bianco in grado di dare una forma a tutti i suoi appunti mentali per trasformarli in lavoro compiuto. Peggio di un bastardo era nella mente del grande e "maledetto" contrabbassista da tempo. Da questa biografia romanzata escono le mille e contraddittorie anime di Charles Mingus: cinico e tenero, sincero e spietato, appassionato e amorale: un uomo senza vie di mezzo, che si tuffa nella vita dalla parte sbagliata, non china mai il capo ma riesce sempre a uscirne a testa alta. Essere "negro" e musicista in un'America totalmente dominata dall'astuzia e dall'indifferenza dei bianchi, porta Mingus a "reagire" in modo duro, brutale, fino a una ribellione assoluta, plateale Dietro le quinte, il mondo del jazz, pieno di musica, ma anche di erotismo, conflitti, difficoltà, traffici illeciti. Un mondo notturno violento, folle e sensuale in cui Mingus si muove con grande autorità, adorato dalle donne, invidiato e odiato dai rivali, riverito e quasi temuto dai compagni di strada.
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