Rabbia ad Harlem
Jackson, un nero religioso e allocco quanto mai, è alla disperata ricerca di Imabelle, la donna della sua vita. Lei lo ha messo nelle grinfie di una banda di abilissimi truffatori: con un incredibile trucco, la trasformazione dei soldi, questo gli hanno soffiato i risparmi suoi e del parroco per cui lavora. Jackson chiede aiuto al gemello Goldy, un tossicomane travestito da suora, truffatore di piccolo cabotaggio che vive spacciando droga e vendendo a mo' di strillone fantomatici Biglietti per il Paradiso. Goldy lo asseconda solo perché sa che la pupa ha a che fare con la sparizione di una grossa quantità di oro su sui vorrebbe mettere le mani. Entrano in scena Coffin Ed e Grave Digger, terribili e passionali poliziotti neri incaricati dal Potere Bianco di mettere ordine nella faccenda e nel ghetto di Harlem. Questo romanzo è un viaggio stravolto e diveretente nella giungla urbana di unam etropoli dove le culture africane si mescolano con quella degli elettrodomestici e degli show televisivi. È ambientato nella Harlem anni Sessanta, ma potrebbe svolgersi in qualsiasi altra città di oggi: Parigi o Amsterdam, Milano o Berlino. Rapinatore prima che scrittore, Himes sa raccontare a meraviglia la commedia brutale e delirante del ghetto. Prefazione di Manuel Vázquez Montalbán.
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