Parola di re. Il diario segreto di Vittorio Emanuele
Durante il regno del Sud Vittorio Emanuele III scrisse le sue memorie per rispondere alle accuse che venivano mosse a lui e alla monarchia e per garantire una fonte di introito per la moglie Elena, dopo la sua scomparsa. Quando, però un quotidiano romano monarchico cominciò a pubblicare delle memorie attribuite a Vittorio Emanuele III, il re in esilio le dichiarò apocrife e negò persino di aver mai scritto memorie. Attorno alle memorie del re si è andato sviluppando un vero e proprio giallo, sia pure dai contorni rosa, che ha l'aspetto di una storia di famiglia. Il dattiloscritto fu affidato da Vittorio Emanuele III sul letto di morte alla regina Elena, la quale avrebbe voluto pubblicarlo. L'intenzione dell'ex sovrana si scontrò con la ferma opposizione del figlio Umberto II. Negli anni ci
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