De vita felici
Il "De vita felici" di Juan de Lucena, composto intorno alla metà del Quattrocento, è uno dei più riusciti tentativi di acclimatare alla letteratura castigliana le forme del dialogo umanistico. Nonostante il debito con il modello latino (è adattamento del "De vitae felicitate" del ligure Bartolomeo Facio), il "De vita felici" si configura come opera rappresentativa del primo livello raggiunto dall'umanesimo spagnolo. In questo volume il testo è accompagnato da un saggio introduttivo, in cui si delinea il profilo biografico e intellettuale dell'autore e si individuano gli aspetti strutturali, stilistici e linguistici che determinano la specificità del dialogo, anche mediante il confronto con la fonte diretta.
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